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Vamberger, M., Bassu, L., Corti, C., Nulcis, V., Satta, M. G., Stuckas, H., & Fritz, U. , Preliminary data on the population genetics of testudo graeca and implications for conservation. Unpublished paper presented at Atti VIII Congresso Nazionale Societas Herpetologica Italica. 
Added by: Sarina Wunderlich (28 Aug 2011 21:15:24 UTC)
Resource type: Conference Paper
BibTeX citation key: Vamberger2010a
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Categories: General
Keywords: Emydidae, Emys, Emys orbicularis, Genetik = genetics, Nordafrika = Northern Africa, Schildkröten = turtles + tortoises, Südeuropa = Southern Europe, Systematik = taxonomy
Creators: Bassu, Corti, Fritz, Nulcis, Satta, Stuckas, Vamberger
Collection: Atti VIII Congresso Nazionale Societas Herpetologica Italica
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Abstract     
Sardinien Le popolazioni sarde e nordafricane di T. graeca sono state comparate geneticamente utilizzando sequenze di mtDNA e 12 loci microsatelliti. La quasi totale assenza di differenziazione, associata alla ridotta variabilità genetica riscontrata nella popolazione sarda, deporrebbe a favore di un introduzione della specie in Sardegna avvenuta dal nord Africa (porzione corrispondente all’attuale Tunisia e limitrofa Algeria) e risalente a epoche preistoriche o storiche. Relativamente a quanto pubblicato in letteratura in riguardo all’eradicazione di questa specie dal territorio italiano, abbiamo passato in rassegna recenti studi, sia archeologici sia paleontologici, relativi alla filogeografia e genetica di popolazione delle altre tre specie di Cheloni presenti sull’Isola (Emys orbicularis, T. hermanni, T. marginata). Dall’insieme delle informazioni sopra riportate, si deduce che tutte le diverse specie di tartarughe presenti in Sardegna originano da introduzioni operate dall’uomo; teniamo tuttavia a sottolineare che tutte le popolazioni sarde delle quattro le specie in questione, attualmente protette a livello internazionale, debbano mantenere questo stato di protezione in quanto rappresentano una “riserva” per le popolazioni continentali in declino, nonché una parte importante di quel patrimonio naturale che il Mediterraneo ospita che è stato plasmato dall’uomo.
Added by: Sarina Wunderlich  
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